Pianificazione successoria, un’attività da porre al centro della tutela del proprio patrimonio e per riuscire a raggiungere i propri obiettivi.
Ogni patrimonio, piccolo o grande che sia, è sempre un tesoro da difendere e valorizzare. Nasce dal lavoro, dai sacrifici di chi lo ha creato e merita di essere garantito alle generazioni future.
Se nel mondo la pratica di pianificare la propria successione è la prassi, in Italia la maggior parte dei risparmiatori non ci pensa e non la programma.
Forse perché la pianificazione successoria è legata all’idea della morte, argomento sul quale si è un po’ reticenti. Ma anche per l’idea che l’atto giuridico quale il testamento sia legato a grandi patrimoni.
Tutto rientra nel quadro di una scarsa pianificazione finanziaria a lungo termine.
Cos’è la pianificazione successoria?
La pianificazione successoria è un processo tramite il quale si programma in anticipo la trasmissione del proprio patrimonio agli eredi in un modo alternativo rispetto al trasferimento ereditario.
La persona che decide di pianificare la propria successione, in altre parole il disponente, può predisporla con strumenti diversi dal testamento.
Perché predisporre una pianificazione successoria?
- Per ottimizzare la fiscalità della successione;
- Evitare litigi tra gli eredi;
- Tutelare i propri cari;
- Trasmettere la propria attività ai successori.
La successione costituisce una parte molto importante di una buona pianificazione finanziaria perché il patrimonio sia trasmesso secondo la volontà del disponente.
Mi piace evidenziare che un patrimonio soggetto al passaggio generazionale, piccolo o grande che sia, è un dono. L’ultimo del disponente. Quindi, senza considerare la “quantità”, in una successione ci sono varie possibilità di rischio: oneri fiscali, spese inaspettate, controversie familiari. Questi aspetti possono contribuire a portare noie che si protraggono per anni.
Dinamiche familiari, conflitti interni, tentativi di vendita possono generare difficoltà che portano ad allungare i tempi di fruizione dei beni.
Ecco perché un’adeguata pianificazione, sviluppata grazie all’aiuto di un consulente finanziario, potrebbe facilitare tutti questi aspetti che devono essere previsti e mai sottovalutati.
La pianificazione successoria garantisce che il patrimonio del disponente venga trasmesso secondo le volontà ed è importante anche perché:
- Consente di decidere a chi destinare il proprio patrimonio o i propri beni. In assenza di un testamento interviene la successione legittima disposta dalla legge ma potrebbe non ricalcare la volontà del defunto;
- Tutela delle persone amate, attraverso cui può essere destinata una quota maggiore del lascito;
- Garanzia della pace tra gli eredi, con un atto giuridico che faccia chiarezza ed eviti controversie tra gli eredi;
- Riduzione del carico fiscale e delle imposte di successione sugli eredi con gli strumenti che la corretta pianificazione successoria mette a disposizione.
A chi va la mia eredità senza un testamento?
In mancanza di un testamento, interviene la legge con la successione legittima. Secondo l’articolo 565 del codice civile, la successione legittima coinvolge coniuge, discendenti, ascendenti, fratelli e cugini.
Successione legittima
Si tratta di quel tipo di successione secondo cui, in assenza di testamento, stabilisce quali possono essere i beneficiari.
- Coniuge;
- Discendenti;
- Ascendenti;
- Fratelli e Cugini;
- Parenti meno prossimi;
- Lo Stato.
Di seguito, la divisione dei beni secondo la successione leggitima.
Se il defunto lascia solo il coniuge, in assenza di altri successibili, l’intero patrimonio è destinato al coniuge.
Se, oltre al coniuge, lascia un figlio, il patrimonio è diviso in parti uguali tra coniuge e figlio. Se i figli fossero due, 1/3 del patrimonio va alla moglie, 1/3 a ciascuno dei figli.
In assenza di figli ma con fratelli, sorelle o altri ascendenti, 2/3 vanno al coniuge, 1/3 agli ascendenti.
Se il defunto lascia un figlio, senza il coniuge, tutto il patrimonio viene ereditato da questi.
Se lasciasse solo ascendenti, il patrimonio sarebbe diviso a metà tra gli ascendenti in linea paterna e quelli in linea materna.
Per gli altri gradi di parentela o per il lascito al coniuge separato, sono da consultare gli articoli 571/572 e 585 del Codice Civile.
Quota disponibile nella successione
Il testatore può disporre del proprio patrimonio come meglio crede ma non può violare i diritti degli eredi legittimi.
La quota disponibile è la parte del patrimonio di cui il testatore può disporre senza che le disposizioni siano impugnabili. Si tratta di una quota variabile a seconda degli eredi legittimi.
Pianificazione successoria a tutela dei propri cari
Un testamento offre la possibilità di ampliare la porzione ereditaria o di affidare la responsabilità della cura dei figli minori a individui fidati.
Diverse circostanze possono emergere durante il processo di successione. Attraverso un testamento, la persona defunta può, ad esempio, stabilire l’allocazione di una quota più ampia dell’eredità per destinare un patrimonio più consistente a un erede specifico. In alternativa, può designare una terza persona al di fuori del gruppo degli eredi legittimi, rispettando comunque la porzione legittima dei beneficiari.
Inoltre, è possibile destinare una quota dell’eredità anche a figli nati da relazioni al di fuori del matrimonio (ad esempio, durante una procedura di separazione). In assenza di tale disposizione, la nuova compagna potrebbe non avere alcun diritto di successione.
Ottimizzare gli aspetti fiscali
Diverse strategie di pianificazione successoria possono mitigare l’impatto fiscale sulle eredità, consentendo agli eredi di massimizzare i benefici derivanti dall’eredità.
Le tasse di successione possono colpire anche patrimoni di modesta entità. Quindi è essenziale valutare attentamente le varie opzioni disponibili e adottare le misure necessarie per ottimizzare la propria posizione finanziaria.
Per questo motivo, è consigliabile consultare un professionista qualificato in grado di fornire le informazioni e il supporto necessari per gestire questa delicata fase della vita.
Nel contesto di una successione, gli eredi devono affrontare l’onere delle tasse di successione. Le attuali disposizioni normative italiane stabiliscono aliquote decisamente vantaggiose. Se confrontate con quelle vigenti in altri principali Paesi occidentali, l’Italia risulta come un autentico paradiso fiscale per questa specifica imposta.
Rischi legati alla successione
Nel caso di patrimoni familiari consistenti, come già evidenziato, possono manifestarsi rischi quali elevati obblighi fiscali, spese impreviste, gestione inefficace delle risorse e dispute familiari. Le dinamiche all’interno della famiglia possono influire sull’utilizzo degli investimenti immobiliari. Nelle aziende familiari, la mancanza di coinvolgimento, potrebbe generare richieste per partecipare al consiglio di amministrazione o potrebbe essere avviata una richiesta di compensazione.
Liquidità durante la successione
La liquidità, che comprende denaro contante, depositi bancari e strumenti finanziari, riveste un ruolo fondamentale.
Una pianificazione insufficiente potrebbe rendere difficile l’accesso dei beneficiari al denaro. Soprattutto se queste risorse sono state impiegate in precedenza per donazioni indirette o sono situate in paesi al riparo da occhi indiscreti.
Assicurazione sulla vita
L’assicurazione sulla vita è un modo per proteggere i propri cari da oneri fiscali e avere liquidità e benefici che derivano dalla polizza.
Per trasferire il proprio patrimonio alle persone care, si possono utilizzare diversi strumenti, ognuno con effetti legali e tassazioni diverse.
Una polizza vita, ad esempio, offre vantaggi come il fatto che gli importi liquidati al beneficiario non sono tassati come parte dell’eredità. Questo può essere utile quando si desidera lasciare una somma a chi non gode di esenzioni fiscali ereditarie, come un convivente. Le polizze vita sono anche protette da pignoramenti, non soggette a tasse di successione e possono essere rivalutate tramite strumenti finanziari.
Le polizze vita evitano completamente le imposte di successione e offrono numerosi benefici, contribuendo a ottimizzare la fiscalità di un portafoglio finanziario. In questioni di successione è consigliabile consultare un Consulente Finanziario per trovare i prodotti finanziari più adatti alle esigenze attuali e future.
Fondo Pensione
Il Fondo Pensione è un’opzione impignorabile, esente da bollo e fuori dall’asse ereditario, ideale per ottimizzare la pianificazione successoria.
Questo strumento è utile se si desidera destinare totalmente o parzialemnte un capitale a una persona diversa dagli eredi, ampliando i punti di vista, come ad esempio un’amante.
Poiché il fondo pensione non fa parte dell’eredità, gli eredi non ne sono a conoscenza a meno che non vengano informati. In caso contrario, il destinatario può richiedere il capitale presentando la copia del contratto e l’atto di morte, mantenendo così la privacy della situazione.
A chi rivolgersi per la pianificazione successoria?
Come consulente finanziario, puoi rivolgerti alla mia professionalità per un’analisi attenta della situazione ad una pianificazione precisa sui passi da compiere.
Puoi richiedere la mia consulenza per la pianificazione successoria a Frascati, Tivoli, Albano Laziale, Guidonia Montecelio, Ciampino, Velletri, Palestrina, Ariccia, Marino, Genzano di Roma e sull’area di Roma.
Richiedi una consulenza per pianificazione successoria
-
Frascati
-
Ariccia
-
Tivoli
-
Genzano di Roma
-
Roma
-
Velletri
-
Palestrina
-
Marino
-
Guidonia Montecelio
-
Albano Laziale
-
Ciampino